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domenica 20 aprile 2008

Mahmoud Ahmadinejad...in breve chi è l'uomo forte della Repubblica Islamica Iraniana che sfida il Mondo sul nucleare!

Mahmoud Ahmadinejad nasce ad Arādān, vicino Garmsar (Iran), il 28 ottobre 1956. Il padre, fabbro, trasferisce la famiglia a Tehran quando Mahmoud ha solo un anno. Ammesso all'Università Iraniana della Scienza e della Tecnologia, inizia gli studi di ingegneria civile nel 1976. Prosegue gli studi e nel 1986 si unisce al Corpo della Guardie Rivoluzionarie Islamiche; consegue poi la laurea in Ingegneria del traffico e dei trasporti. Poco dopo, presso la stessa università, diviene professore. Durante la guerra Iran-Iraq, Ahmadinejad si unisce al gruppo dei Guardiani della Rivoluzione iraniana. Dopo l'addestramento militare prende parte ad una missione segreta fuori dal territorio iraniano, che ha come obiettivo l'attacco della città irachena di Kirkuk. Successivamente diventa il capo ingegnere della VI Armata dei Guardiani della Rivoluzione e capo del Corpo nelle regioni occidentali dell'Iran. Dopo la guerra diviene vice-governatore e governatore delle città di Maku e Kho'i, Consigliere per il Ministero della Cultura e del Consiglio Islamico e governatore delle nuove province di Ardabil (dal 1993 al 1997). La carriera politica inizia nel 2003 quando il 3 maggio viene eletto sindaco di Tehran, incarico che ricopre fino al mese di giugno del 2005. Conservatore religioso è membro del Consiglio Centrale degli Ingegneri della Società Islamica; ha comunque una base politica molto più potente all'interno dell'Alleanza dei Costruttori dell'Iran islamico (chiamato anche Abadgaran); Ahmadinejad è considerato una delle figure principali all'interno di questa formazione. Il 24 giugno 2005 viene eletto Presidente dell'Iran (al secondo turno, battendo il rivale ex-presidente Rafsanjani). In carica dal 3 agosto 2005, è il sesto Presidente dell'Iran. La sua vittoria politica in questo evento, come la sua popolarità, si deve perlopiù al suo stile di vita semplice, che lo fa considerare un difensore dei poveri e delle classi meno agiate, visto anche come modello di integrità religiosa, non corrotto dal potere. La vittoria è forse stata aiutata dalla sua ferma presa di posizione contro gli Stati Uniti. Dopo la sua elezione ha dichiarato che "grazie al sangue dei martiri una nuova rivoluzione islamica è sorta ed è la rivoluzione islamica del 1384 (l'anno secondo il calendario dell'Egira) se Dio vorrà, taglierà le radici dell'ingiustizia nel mondo" e che "presto l'onda della rivoluzione islamica raggiungerà il mondo intero". Nell'occasione ha anche menzionato il fatto di aver sviluppato un esteso programma per la lotta al terrorismo, con l'obiettivo di migliorare le relazioni tra Iran e i paesi esteri: "la gente dovrebbe visitare qualsiasi posto desideri in modo libero. La gente dovrebbe avere la libertà di compiere i propri pellegrinaggi e i propri viaggi". Durante la conferenza studentesca "Il mondo senza sionismo" (ottobre 2005), Mahmud Ahmadinejad, citando Khomeyni, il vecchio leader supremo iraniano, invoca la distruzione di Israele e la sua cancellazione dalla mappa geografica; condanna inoltre tutti i paesi islamici che riconoscono l'esistenza di Israele: l'opinione pubblica internazionale crede che questo attacco sia rivolto in modo particolare a Qatar, Bahrayn e Pakistan, e ciò che più preoccupa, l'Egitto. Il giorno successivo a queste dichiarazioni, Ariel Sharon, allora Primo Ministro di Israele, chiede l'espulsione dell'Iran dalle Nazioni Unite, mentre il ministro degli Esteri Silvan Shalom richiede la convocazione di una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In questo incontro tutti i 15 membri condannano le affermazioni di Ahmadinejad. Kofi Annan esprime la sua costernazione per i commenti e ribadisce gli obblighi dell'Iran e il diritto all'esistenza di Israele. Ahmadinejad risponde riaffermando la sua posizione "augurando morte a Israele e all'America". Dichiara: "Le mie parole sono le parole dell'Iran. Gli occidentali sono liberi di commentare, ma le loro reazioni sono inutili". Sempre in politica estera Ahmadinejad avvia intense relazioni diplomatiche con la Russia, creando un dipartimento preposto e lavorando con Vladimir Putin per risolvere la crisi nucleare in Iran.

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ITALIA-CINA

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