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mercoledรฌ 17 luglio 2019

MORBIUS - TRAILER IN ITALIANO - 31 LUGLIO 2020: E' LA DATA PREVISTA PER L'USCITA DEL NUOVO FILM MARVEL - SONY SUL SUPER-EROE VAMPIRO MICHAEL MORBIUS, JARED LETO E' STATO SCELTO PER INTERPRETARE IL RUOLO DEL MITICO VAMPIRO VIVENTE!!! LE INTERVISTE A JARED LETO ALLA FINE DEL POST...

MORBIUS TRIBUTE
MORBIUS - TRAILER IN ITALIANO 2020
 
U.S.A. - Morbius รจ il nuovo tassello nell'universo cinematografico Marvel di Sony Pictures (iniziato con Venom). Il film ha come protagonista l'attore vincitore del premio Oscar (per Dallas Buyers Club nel 2014) Jared Leto.
L'attore statunitense ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un video che mostra il look del suo personaggio:
"Perchรฉ nessun altro percorrerร  questo cammino... questo luogo di ombre, dove facciamo quello che va fatto, costi quel che costi."
Come potete notare, il suo look รจ estremamente semplice e casual. Il personaggio porta una fitta barba nera e sembra che la gente che gli cammina intorno non lo veda nemmeno: รจ il simbolo della sua solitudine.
Non si conoscono ancora i particolari della storia del film e quali fumetti potrebbero essere d'ispirazione agli sceneggiatori (Matt Sazama e Burk Sharpless), con tutta probabilitร  sarร  un film sulle origini del personaggio, ambientato ai giorni nostri. 
Nei fumetti, Michael Morbius (apparso la prima volta in Amazing Spider-Man n. 101 del 1971) รจ un biochimico vincitore del premio Nobel, che ha una rara malattia del sangue per la quale cerca una cura. Uno dei suoi esperimenti, perรฒ non va a buon fine e lo trasforma in un essere che ha tutte le caratteristiche classiche di un vampiro: forza, velocitร , rigenerazione, potere di volare ma ha anche avversione alla luce solare, la pelle pallida e la capacitร  di trasformare le sue vittime in vampiri.

La copertina del fumetto Amazing Spider-Man n.101, Morbius lotta contro Spider-Man
La copertina del fumetto Amazing Spider-Man n.101 dove appare per la prima volta Morbius
Morbius รจ diretto da Daniel Espinosa, le riprese del film sono iniziate a Londra e tra il cast figurano anche Matt Smith, Adria Arjona e Tyrese Gibson.

MORBIUS IL VAMPIRO VIVENTE

Morbius, negli Stati Uniti, arriverร  nei cinema il 31 luglio 2020. Non รจ stato ancora confermato quale sarร  l'effettivo titolo ufficiale - probabilmente Morbius: il Vampiro Vivente - e nemmeno una data di uscita nei cinema italiani.
Jared Leto ha condiviso sui social la prima foto ufficiale dal set del film dedicato a Morbius il Vampiro Vivente. Ma non solo: il cast del film vede l'ingresso di Tyrese Gibson e Jared Harris.
 
Un'illustrazione di Morbius a cura di Gabriele Dell'otto
   MORBIUS - Marvel Comics        
Le riprese del film dedicato a Morbius il Vampiro Vivente sono iniziate a Londra e a rilasciare la prima immagine proveniente dal set รจ stato proprio il protagonista della pellicola, Jared Leto, attraverso il suo profilo Twitter ufficiale (via CBR).
L'attore premio Oscar per Dallas Buyers Club e leader dei Thirty Seconds to Mars vestirร  infatti i panni del personaggio proveniente dai fumetti Marvel. Il primo scatto mostra il volto di Leto parzialmente nascosto dal ciak, da cui si riescono a distinguere chiaramente i lunghi capelli neri e uno sguardo decisamente inquietante, oltre alla conferma che mancherebbero 10 settimane alla fine delle riprese.
 

 MICHAEL MORBIUS TRIBUTE
Ma non solo: il cast del film, oltre a Leto e ai giร  annunciati Matt Smith e Adria Arjona (rispettivamente nei panni del villain Loxias Crown e di Martine Bancroft, compagna del Dr. Morbius), vedrร  anche la presenza di Tyrese Gibson, attore e cantante R&B noto al pubblico anche per il ruolo di Roman Pearce all'interno della saga di Fast and Furious. Il portale The Hollywood Reporter ha infatti reso noto in anteprima che Gibson dovrebbe interpretare un agente dell'FBI impegnato a dare la caccia al vampiro vivente.

MORBIUS THE LIVING VAMPIRE
 
Ultimo ma non meno importante anche l'ingresso nel cast di Jared Harris (Mad Men, The Terror), il quale  - come riportato da CBR -dovrebbe vestire i panni del mentore di Michael Morbius.
Il personaggio di Morbius รจ apparso per la prima volta nei fumetti Marvel nel 1971, tra le pagine del numero 101 di The Amazing Spider-Man. La storia originale lo descrive come uno scienziato affetto da una rara malattia, costretto a trovarsi una cura sintetizzando il sangue dei pipistrelli. Ciรฒ lo porterร  a trasformarsi suo malgrado in una creatura dall'aspetto mostruoso, in tutto e per tutto simile a un vampiro.
Il progetto, esattamente come Venom, sarร  prodotto da Sony Pictures in collaborazione con Marvel, sebbene al momento risulti del tutto slegato all'universo narrativo dello Spider-Man interpretato da Tom Holland nel MCU.
Il film, prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach e Lucas Foster, รจ scritto da Matt Sazama e Burk Sharpless (Power Rangers, Dracula Untold) ed รจ previsto nei cinema americani il 31 luglio 2020.
Quanto aspettate di vedere il debutto di Morbius sul grande schermo?




MORBIUS ALIAS JARED LETO
 


venerdรฌ 21 giugno 2019

์‚ฌ์ด์ง• (Jimping)์ด ๋ถํ•œ์˜ ์—ญ์‚ฌ์ ์ธ ํšŒ์˜์—์„œ ๊น€ ์žฅ๊ด€์„ ๋งŒ๋‚œ๋‹ค. ์šฐ๋ฆฌ ๊ตญ๋ฏผ๋“ค์€ ์ค‘๊ตญ์ธ๋“ค์ฒ˜๋Ÿผ ์นœ๋ฐ€ํ•˜๊ณ  ์‹ ๋ขฐํ• ๋งŒํ•œ ์นœ๊ตฌ๋ฅผ ๊ฐ–๊ฒŒ ๋œ ๊ฒƒ์„ ์ž๋ž‘์Šค๋Ÿฝ๊ฒŒ ์ƒ๊ฐํ•œ๋‹ค "๊ณ  ๋ถํ•œ ์‹ ๋ฌธ ์ธ ๋กœ๋™ ์‹ ๋ฌธ (Robertong Sinmun) ์ง€์— ์‚ฌ์„ค์„ ์“ด๋‹ค. - ์ž์„ธํ•œ ๋‚ด์šฉ์€ - 10mila nordcoreani hanno atteso il passaggio del convoglio di Xi Jinping. Esplosi 21 colpi di cannone. Nessuna foto del presidente cinese รจ filtrata oltre il confine della Corea del Nord. A 'violare' la regola, se cosรฌ si puรฒ dire, le immagini diffuse dai media cinesi. Dal 2005 nessuna alta carica cinese ha visitato la Repubblica Popolare Democratica di Corea...1 ๋งŒ์—ฌ ๋ช…์˜ ๋ถํ•œ ์ฃผ๋ฏผ์ด ์‚ฌ์ด ํ•‘ํ•‘ ํ˜ธ์†ก ํ†ต๊ณผ๋ฅผ ๊ธฐ๋‹ค๋ ธ๋‹ค. 21 ๊ฐœ์˜ ๋Œ€ํฌ ๋ฐœ์‚ฌ๊ฐ€ ํญ๋ฐœํ–ˆ์Šต๋‹ˆ๋‹ค. ์ค‘๊ตญ ๋Œ€ํ†ต๋ น ์‚ฌ์ง„์ด ๋ถํ•œ ๊ตญ๊ฒฝ ๋„ˆ๋จธ๋กœ ๊ฑธ๋Ÿฌ์ง€์ง€ ์•Š์•˜๋‹ค. ๊ทœ์น™์„ '์œ„๋ฐ˜'ํ•˜๋‹ค๋ฉด ์ค‘๊ตญ ๋งค์ฒด์— ์˜ํ•ด ์ด๋ฏธ์ง€๊ฐ€ ํ™•์‚ฐ๋ฉ๋‹ˆ๋‹ค. 2005 ๋…„ ์ด๋ž˜๋กœ ์ค‘๊ตญ ๊ณ ์œ„ ๊ด€๋ฃŒ๋“ค์€ ์กฐ์„  ๋ฏผ์ฃผ์ฃผ์˜ ์ธ๋ฏผ ๊ณตํ™”๊ตญ์„ ๋ฐฉ๋ฌธํ•˜์ง€ ์•Š์•˜๋‹ค .... ์‚ฌ์ด ํ•‘ํ•‘ ๋Œ€ํ†ต๋ น์˜ ์—ญ์‚ฌ์ ์ธ ๋ถํ•œ ๋ฐฉ๋ฌธ. ์ค‘๊ตญ ์ง€๋„์ž๋Š” 14 ๋…„ ๋™์•ˆ์ด ๋‚˜๋ผ์— ์ž…๊ตญํ•˜์ง€ ์•Š์•˜๋‹ค.

๋ถํ•œ, ์ค‘๊ตญ ์ด๋ฆฌ์—๊ฒŒ ๊ฒฝ์˜๋ฅผ ํ‘œํ•œ๋‹ค.
์ค‘๊ตญ์˜ ์‚ฌ์ด ํ•‘ํ•‘๊ณผ ๋ถํ•œ์˜ ๊น€์ •์€์ด ํ‰์–‘์—์„œ ๋งŒ๋‚œ๋‹ค.
๋ถํ•œ์˜ ๊น€์ •์€, ํ‰์–‘์—์„œ ์ค‘๊ตญ์˜ ์‚ฌ์ด ํ•‘ํ•‘์„ ๋งŒ๋‚˜๋‹ค
 ์ค‘๊ตญ์˜ ์‚ฌ์ด๊ฐ€ ํ‰์–‘์—์„œ ๋ถํ•œ์˜ ๊น€์„ ๋งŒ๋‚œ๋‹ค.
 
XI JIMPING (CHINA) A PYONGYANG (DPRK)
PYONGYANG (NORTH KOREA) - Spesso la diplomazia funziona per tappe di cui cogliamo la logica solo a posteriori. รˆ un ragionamento che vale per la questione nordcoreana, a un punto morto dopo il fallimento del vertice di Hanoi tra Donald Trump e Kim Jong-un dello scorso febbraio e ora improvvisamente tornata nel vivo. 
Nel giro di pochi giorni il presidente cinese Xi Jinping incontrerร  il leader nordcoreano a Pyongyang e successivamente Donald Trump al vertice del G20 in Giappone, prima che lo stesso Trump si trasferisca in Corea del Sud.
In questo valzer di incontri, il piรน intrigante รจ sicuramente quello tra il presidente cinese e il suo collega nordcoreano. Sono passati 14 anni dall’ultima volta che un leader cinese ha visitato la Corea del Nord. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, i rapporti tra i due paesi sono segnati da tempo dalla diffidenza se non addirittura dall’irritazione reciproca.
Cittadini Nord-Coreani per Xi
Il nome del cambiamento: Le cose, stavolta, sembrano diverse. Quella di Xi Jinping sarร  una visita di stato con tutti gli onori, preceduta da un servizio di venti minuti al telegiornale cinese e da uno sforzo per sottolineare la vicinanza tra i due governi.
La spiegazione di questo cambiamento ha un nome e un cognome: Donald Trump. In questo rapporto a tre – Xi, Kim e Trump – nessuno controlla le regole del gioco, di sicuro non il presidente degli Stati Uniti, che improvvisa la sua politica coreana passo dopo passo.
A questo punto l’importante รจ capire se il presidente cinese farร  visita a Kim per facilitare un accordo per la denuclearizzazione o se invece vuole solo consolidare una zona d’influenza cinese instaurando una pax sinica in Asia nordorientale per contrastare lo strapotere politico e militare degli Stati Uniti.
In piena guerra commerciale con Donald Trump e alla vigilia dell’importante incontro con il presidente degli Stati Uniti a Osaka, previsto per la prossima settimana, Xi Jinping ha tutto da guadagnare da una dimostrazione di forza e influenza, soprattutto dopo che le manifestazioni oceaniche di Hong Kong hanno intaccato la sua immagine di leader onnipotente.
Grande gioco regionale: Questo non significa che dobbiamo aspettarci un accordo sul nucleare nordcoreano a breve termine. La Cina condivide con gli Stati Uniti una certa preoccupazione davanti alla possibilitร  che la Corea del Nord costruisca l’arma atomica fuori da ogni quadro di legalitร  internazionale, ma nel grande gioco di influenze regionale e internazionale non ha alcun interesse a forzare la mano di Pyongyang. Al contrario, Pechino farebbe meglio a prendere la Corea del Nord sotto la sua ala protettrice e guidarla verso uno sviluppo economico alla cinese, lontano dall’orbita statunitense.
In questo contesto nessuno รจ in grado di costringere la Corea del Nord a denuclearizzare, tantomeno Donald Trump, la cui storia d’amore con Kim Jong-un รจ osteggiata dal rivale cinese.
Tutto questo complica non poco il prossimo vertice tra Xi Jinping e Donald Trump, che inevitabilmente mescolerร  alla rinfusa il commercio, la tecnologia e la Corea del Nord.
 
Fonte: (Traduzione di Andrea Sparacino)
 
์‚ฌ์ด์ง• (Xi Jimping)์ด ๋ถํ•œ์˜ ์—ญ์‚ฌ์ ์ธ ํšŒ์˜์—์„œ ๊น€ ์žฅ๊ด€์„ ๋งŒ๋‚œ๋‹ค.
 
Pyongyang - (North Korea) - DPRK
1 ๋งŒ์—ฌ ๋ช…์˜ ๋ถํ•œ ์ฃผ๋ฏผ์ด ์‚ฌ์ด ํ•‘ํ•‘ ํ˜ธ์†ก ํ†ต๊ณผ๋ฅผ ๊ธฐ๋‹ค๋ ธ๋‹ค. 21 ๊ฐœ์˜ ๋Œ€ํฌ ๋ฐœ์‚ฌ๊ฐ€ ํญ๋ฐœํ–ˆ์Šต๋‹ˆ๋‹ค. ์ค‘๊ตญ ๋Œ€ํ†ต๋ น ์‚ฌ์ง„์ด ๋ถํ•œ ๊ตญ๊ฒฝ ๋„ˆ๋จธ๋กœ ๊ฑธ๋Ÿฌ์ง€์ง€ ์•Š์•˜๋‹ค. ๊ทœ์น™์„ '์œ„๋ฐ˜'ํ•˜๋‹ค๋ฉด ์ค‘๊ตญ ๋งค์ฒด์— ์˜ํ•ด ์ด๋ฏธ์ง€๊ฐ€ ํ™•์‚ฐ๋ฉ๋‹ˆ๋‹ค. 2005 ๋…„ ์ด๋ž˜๋กœ ์ค‘๊ตญ ๊ณ ์œ„ ๊ด€๋ฃŒ๋“ค์€ ์กฐ์„  ๋ฏผ์ฃผ์ฃผ์˜ ์ธ๋ฏผ ๊ณตํ™”๊ตญ์„ ๋ฐฉ๋ฌธํ•˜์ง€ ์•Š์•˜๋‹ค ... ์‹œ์ง„ํ‰ ์ •๋ถ€์˜ ๋ถํ•œ ๋ฐฉ๋ฌธ์€ 2005 ๋…„ ์ด๋ž˜ ์ฒ˜์Œ์œผ๋กœ ์ค‘๊ตญ์˜ ๊ตญ๋ฌด ์ด๋ฆฌ ์ง์„ ์‹œ์ž‘์œผ๋กœ ์˜ค๋Š˜ ์•„์นจ์— ์‹œ์ž‘๋˜์—ˆ๋‹ค. ํ‰์–‘์— ๋„์ฐฉํ•œ ์ง€ ๋ช‡ ์‹œ๊ฐ„ ํ›„,  ์‚ฌ์ด ๋Œ€ํ‘œ๋Š” ๊น€์ •์ผ ๊ตญ๋ฐฉ ์œ„์›์žฅ๊ณผ ๋งŒ๋‚ฌ๋‹ค. ์ค‘๊ตญ ๋Œ€ํ†ต๋ น๊ณผ ๋™ํ–‰ํ•˜๋Š” ๊ฒƒ์€ ๊ทธ์˜ ์•„๋‚ด Peng Liyuan์™€ ์™•์ด ์™ธ๋ฌด ์žฅ๊ด€์ด๋‹ค. ๋ถํ•œ ์–ธ๋ก ์€ Xi Jinping์˜ ๋ฐฉ๋ฌธ์„ "ํ•œ๋ฐ˜๋„์™€ ์ง€์—ญ์˜ ํ‰ํ™”์™€ ์•ˆ์ •์„ ์ง€ํ‚ค๋Š” ํ† ๋Œ€"๋ผ๊ณ  ๋งค์šฐ ํ™˜์˜ํ–ˆ๋‹ค. ๋…ธ๋™๋‹น์˜ ๋ชฉ์†Œ๋ฆฌ ์ธ ๋กœ๋™ ์‹ ๋ฌธ (Rodong Sinmun)์€ ์˜ˆ๋ฅผ ๋“ค์–ด, ์–‘๊ตญ์ด ๊ด€๊ณ„์˜ 70 ์ฃผ๋…„์„ ์ถ•ํ•˜ํ•˜๋Š” ํ•ด์— ์–‘๊ตญ ๊ด€๊ณ„์— ์ƒˆ๋กœ์šด ์—ญ์‚ฌ์˜ ํ•œ ํŽ˜์ด์ง€๋ฅผ ์ถ”๊ฐ€ ํ•  ๊ฒƒ์ด๋ผ๋Š” ์ผ๋ จ์˜ ๊ธฐ์‚ฌ๋ฅผ ๋ฐœํ‘œํ–ˆ๋‹ค. ์™ธ๊ต ๊ด€๊ณ„. ๊น€ ์œ„์›์žฅ์€ ๋ฐ•ํ์ฃผ ์ด๋ฆฌ์™€ ๋ฆฌ์šฉ ํ˜ธ ์™ธ๋ฌด๋ถ€ ์ฐจ๊ด€์„ ๋งŒ๋‚˜ Xi๋ฅผ ๋ฐ›์•˜๋‹ค. ํ™˜์˜์œ„์›ํšŒ๋Š” ๋˜ํ•œ ๊ณตํ•ญ์—์„œ์˜ ์ „ํ†ต ์˜์ƒ์— ์ ์–ด๋„ 10,000 ๋ช…์˜ ์‚ฌ๋žŒ๋“ค์„ ํฌํ•จ ์‹œ์ผฐ๊ณ  ์ˆ˜๋„์˜ ๊ฑฐ๋ฆฌ๋ฅผ ๋”ฐ๋ผ ์ˆ˜๋งŒ ๋ช…์˜ ์‚ฌ๋žŒ๋“ค์ด ๊ธˆ์ˆ˜์‚ฐ์˜ ํƒœ์–‘ ๊ถ์ „์— ๋” ๋งŽ์ด ๋ชจ์˜€๋‹ค. ์ด ๋ฐฉ๋ฌธ์€ ์ค‘๊ตญ๊ณผ ๋ถํ•œ ๊ฐ„์˜ ์™ธ๊ต ๊ด€๊ณ„ ์ˆ˜๋ฆฝ 70 ์ฃผ๋…„์„ ์ฆˆ์Œํ•˜์—ฌ ์ด๋ฃจ์–ด์กŒ๋‹ค.




mercoledรฌ 24 aprile 2019

๊น€์ •์€์ด ๋ธ”๋ผ๋””๋ฏธ๋ฅด ํ‘ธํ‹ด ๋Œ€ํ†ต๋ น์„ ๋งŒ๋‚˜๊ธฐ ์œ„ํ•ด ๋Ÿฌ์‹œ์•„์— ๋„์ฐฉํ–ˆ๋‹ค. - KIM JONG UN IN RUSSIA: INCONTRO CON VLADIMIR PUTIN PREVISTO PER GIOVEDI' 25 APRILE 2019 - (๋Ÿฌ์‹œ์•„) - ๊น€์ •์€์ด ๊ตญ์ œ ์„ ๊ต๋ฅผ ์œ„ํ•ด ๋ถํ•œ์—์„œ ๋Ÿฌ์‹œ์•„๋กœ ๊ธฐ์ฐจ๋ฅผ ํƒ€๊ณ  ์—ฌํ–‰ํ–ˆ๋‹ค. ๊ทธ์˜ ํŠน๋ณ„ ํ˜ธ์†ก์— ํƒ‘์Šน ํ•œ ๋ถํ•œ ์ง€๋„์ž๋Š” ๋Ÿฌ์‹œ์•„ ๊ตญ๊ฒฝ ์ธ ์นด์‚ฐ (Khasan)์— ๋“ค๋Ÿฌ ํ™˜์˜ ์˜์‹์„ ์ถ•ํ•˜ํ–ˆ๋‹ค. ๋ธ”๋ผ๋””๋ณด์Šคํ† ํฌ์—์„œ 4 ์›” 25 ์ผ ํ‘ธํ‹ด ๋Œ€ํ†ต๋ น๊ณผ ๋งŒ๋‚  ​​์˜ˆ์ •์ด๋‹ค. ๊น€ ์œ„์›์žฅ์˜ ๋งˆ์ง€๋ง‰ ๊ตญ์ œ ํ–‰์‚ฌ๋Š” 2 ์›”๋ง ํ•˜๋…ธ์ด์—์„œ ํŠธ๋Ÿผํ”„ ์ •์ƒ ํšŒ๋‹ด์ด์—ˆ๋Š”๋ฐ ํ•ต ํ˜‘์ƒ์ด ๊ฒฐ๋ ฌ ๋˜์—ˆ๊ธฐ ๋•Œ๋ฌธ์— ์‹คํŒจํ–ˆ๋‹ค. - (ะ ะพััะธั) - ะšะธะผ ะงะตะฝ ะซะฝ ะฟัƒั‚ะตัˆะตัั‚ะฒะพะฒะฐะป ะฟะพะตะทะดะพะผ ะธะท ะกะตะฒะตั€ะฝะพะน ะšะพั€ะตะธ ะฒ ะ ะพััะธัŽ ะดะปั ะผะตะถะดัƒะฝะฐั€ะพะดะฝะพะน ะผะธััะธะธ. ะะฐ ัะฒะพะตะผ ัะฟะตั†ะธะฐะปัŒะฝะพะผ ะบะพะฝะฒะพะต ัะตะฒะตั€ะพะบะพั€ะตะนัะบะธะน ะปะธะดะตั€ ะพัั‚ะฐะฝะพะฒะธะปัั ัƒ ั€ะพััะธะนัะบะพะน ะณั€ะฐะฝะธั†ั‹ ะฅะฐัะฐะฝ, ั‡ั‚ะพะฑั‹ ะพั‚ะฟั€ะฐะทะดะฝะพะฒะฐั‚ัŒ ะตะณะพ ะฟั€ะธะตะผ. ะžะฝ ะฒัั‚ั€ะตั‚ะธั‚ัั ั ะŸัƒั‚ะธะฝั‹ะผ 25 ะฐะฟั€ะตะปั ะฒะพ ะ’ะปะฐะดะธะฒะพัั‚ะพะบะต. ะŸะพัะปะตะดะฝะธะผ ะผะตะถะดัƒะฝะฐั€ะพะดะฝั‹ะผ ัะพะฑั‹ั‚ะธะตะผ ะšะธะผ ะฑั‹ะป ัะฐะผะผะธั‚ ะขั€ะฐะผะฟะฐ ะฒ ะฅะฐะฝะพะต ะฒ ะบะพะฝั†ะต ั„ะตะฒั€ะฐะปั, ะฟะพั‚ะตั€ะฟะตะฒัˆะธะน ะฝะตัƒะดะฐั‡ัƒ ะธะท-ะทะฐ ัั€ั‹ะฒะฐ ัะดะตั€ะฝั‹ั… ะฟะตั€ะตะณะพะฒ$ะพั€ะพะฒ. - (Russia) - Kim Jong-un traveled by train from North Korea to Russia for an international mission. On his special convoy, the North Korean leader stopped at the Russian border, Hassan, to celebrate his reception. He will meet with Putin on April 25 in Vladivostok. Kim's last international event was the Trump summit in Hanoi at the end of February, which failed due to the breakdown of nuclear talks...

Kim Jong Un arriva in Russia per incontrare Vladimir Putin

VLADIVOSTOK - (RUSSIA) - Il leader nordcoreano Kim JongUn รจ arrivato a Vladivostok, dove si terrร  un bilaterale con Vladimir Putin.
Kim รจ stato accolto da funzionari locali del Governo russo, che gli hanno offerto fiori e pane tradizionale locale. "Sono venuto in Russia con i sentimenti della mia gente - dice il leader - e spero che questa visita abbia successo e sia utile: durante i colloqui con il Presidente Putin, discuteremo in particolare i temi della risoluzione sulla penisola coreana e lo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali" Il bilaterale confermato mette fine a settimane di speculazioni su luogo e data dell'incontro: i preparativi sono stati tenuti in segreto, per via di preoccupazioni della Sicurezza nordcoreana.


 



 KIM YONG UN IN RUSSIA DA PUTIN 

 
๊น€์ •์€์ด ๋ธ”๋ผ๋””๋ฏธ๋ฅด ํ‘ธํ‹ด ๋Œ€ํ†ต๋ น์„ ๋งŒ๋‚˜๊ธฐ ์œ„ํ•ด ๋Ÿฌ์‹œ์•„์— ๋„์ฐฉํ–ˆ๋‹ค. 


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Da https://video.corriere.it - (RUSSIA) - Kim Jong-un in viaggio in treno dalla Corea del Nord alla Russia per una missione internazionale. Il leader nordcoreano, a bordo del suo convoglio speciale, si รจ fermato nella cittร  russa di confine di Khasan, accolto da una cerimonia di benvenuto. Poi si dirigerร  a Vladivostok dove il 25 aprile incontrerร  Putin. L'ultimo evento internazionale per Kim รจ stato il vertice ad Hanoi con Trump a fine febbraio, fallito per i mancati accordi sul nucleare.
 
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sabato 20 aprile 2019

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Khalฤซfa Belqฤsim แธคaftar in arabo: ุฎู„ูŠูุฉ ุจู„ู‚ุงุณู… ุญูุชุฑ
Da Wikipedia: Khalฤซfa Belqฤsim แธคaftar (in arabo: ุฎู„ูŠูุฉ ุจู„ู‚ุงุณู… ุญูุชุฑ‎; Agedabia, 7 novembre 1943) รจ un generale e politico libico. Nell'Aprile del 2011 รจ stato promosso al grado di Tenente generale dalle autoritร  del Consiglio nazionale di transizione libico. Nel conflitto tra Ciad e Libia fu uno dei comandanti dell'esercito del regime di Mu'ammar Gheddafi. Nel 1987, durante la guerra contro il Ciad, fu preso prigioniero nel corso della battaglia di Wadi al-Dum. In prigionia formรฒ un contingente di circa 2 000 prigionieri libici, la "Forza Haftar", equipaggiata dagli Stati Uniti, col compito di rovesciare il regime libico. Fu rilasciato nel 1990 grazie ai buoni uffici statunitensi e trascorse quasi 20 anni negli USA, ottenendo anche la cittadinanza di quel Paese. Nel 1993, mentre si trovava nella sua residenza di Vienna, in Virginia, fu condannato in patria, in contumacia, alla pena capitale per "crimini contro la Jamฤhฤซriyya libica". Alcune fonti parlano, senza che si possano ovviamente fornire fonti credibili, di suoi legami con la Central Intelligence Agency, comunque smentite dallo stesso generale.
 
DONALD TRUMP
TRIPOLI (LIBIA) - DA FONTE ANSA: Il presidente Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il maresciallo Khalifa Haftar per discutere gli sforzi antiterrorismo in corso e la ''necessitร  di raggiungere la pace e la stabilitร ''. Lo afferma la Casa Bianca. ''Il presidente ha riconosciuto il significativo ruolo di Haftar nel combattere il terrorismo, e i due hanno discusso una visione comune per la transizione della Libia verso un sistema politico stabile e democratico''.
 
 
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Petrolio WTI ai massimi da cinque mesi in area 63,60 dollari al barile e Brent sopra i 70 dollari in apertura di contrattazioni: se fosse servita una riprova concreta di quanto il caos libico possa potenzialmente impattare a livello globale sulla commodity piรน finanziarizzata in assoluto, la giornata di ieri l’ha fornita. E dietro l’avanzata delle milizie del generale Haftar verso Tripoli, concretizzatasi nel bombardamento dell’aeroporto della capitale, dopo una prima controffensiva delle truppe fedeli al governo di Al-Sarraj e il lancio dell’operazione “Vulcano di rabbia”, c’รจ molto del risiko petrolifero che sembrava terminato in sordina negli ultimi tempi. Oltretutto, con piรน fronti aperti: il rallentamento dell’economia globale in primis, la crisi in seno all’Opec riguardo la politica dei tagli alla produzione, il rilancio dello shale oil statunitense e, soprattutto, la contrapposizione in atto in Venezuela. Insomma, un potenziale detonatore al rialzo per i prezzi. Con uno spettatore tutt’altro che disinteressato, economicamente e geopoliticamente: l’Arabia Saudita. Da piรน parti, infatti, si lascia intendere che la rottura degli indugi da parte del generale Haftar sia frutto – piรน che di un’interessata ingerenza francese per le risorse petrolifere libiche – della rinnovata e rinsaldata alleanza con Ryad in seno agli schieramenti di sostegno dei due governi del Paese nordafricano.


Il Regno saudita, infatti, dopo qualche mese di difficoltร  dovuto alla rocambolesca scalata al potere del principe Mohammed Bin Salman, recentemente richiamato all’ordine da re Salman che ne ha limitato per legge i poteri, pare tornato all’antica potenza. Quantomeno, a livello di ricatto petrolifero. Chiusa con una transazione economica, accettata dalla famiglia, la vicenda del rapimento e dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel suo consolato di Istanbul, Ryad ha recentemente reso noti per la prima volta i conti di Aramco, la potentissima azienda petrolifera statale, la cui Ipo rimane l’oggetto del desiderio inconfessato di Wall Street.

GRAFICO DEL PREZZO DEL PETROLIO AL BARILE
Fonte: Bloomberg
Parla piรน di mille cifre rispetto al livello siderale di profittabilitร  del gigante energetico, oltretutto in un periodo prolungato di prezzi non certo ai massimi per il barile. Insomma, Aramco val bene qualche rospo da ingoiare. E ne sanno qualcosa a Washington, visto che hanno dovuto accettare, facendo buon viso a cattivo gioco, addirittura la minaccia di far saltare le transazioni petrolifere denominate in dollari, in caso gli Usa proseguissero nella loro intenzione di sottomettere i membri Opec alla legislazione antitrust in vigore Oltreoceano. Di fatto, la fine stessa del concetto di petrodollaro, oltretutto in un momento storico che vede il biglietto verde dover fare i conti con la prima, seria messa in discussione del suo ruolo di valuta benchmark a livello globale, a spese di euro e yuan.

Fonte: Statista
Mostra come anche l’altra grande industria Usa, il comparto bellico-industriale denominato warfare, non possa permettersi un precipitare degli eventi nei rapporti con Ryad, giร  messi a dura prova dal report sulle responsabilitร  saudite dietro l’11 settembre nell’era Obama, ecco che in contemporanea con l’offensiva del generale Haftar contro l’aeroporto di Tripoli, Ryad svelava i dettagli della prima mega-emissione obbligazionaria di Aramco, attesa a breve. E, soprattutto, denominata in dollari. La vendita รจ cominciata lo scorso weekend con un order book da 40 miliardi di dollari, 30 dei quali sono stati sottoscritti soltanto sabato 6 aprile: per Sergey Dergachev, portfolio manager alla Union Investment in Frankfurt, la domanda potrebbe facilmente superare il record di 53 miliardi ottenuto l’anno scorso dal Qatar per il suo bond da 12 miliardi di controvalore. Il tutto, partendo da un target iniziale di raccolta da 10 miliardi di dollari, necessari per diversificare le fonti di finanziamento del deficit di budget saudita, creatosi negli anni del barile ai minimi. Non a caso, l’emissione รจ stata spezzettata in sei tranche e, stando ai bene informati, l’asta verrร  utilizzata come “manifesto pubblicitario” per il vero colpo grosso. Ovvero, la quotazione di Aramco, posticipata l’anno scorso, poichรฉ gli investitori ritenevano esosa la valutazione avanzata da Ryad del suo gigante energetico: 2 trilioni di dollari.
Con il bond che farร  prezzo quest’oggi, 9 aprile, si scopriranno parzialmente le carte. E quel prezzo, astronomico soltanto sei mesi fa, potrebbe non fare piรน tanta paura. E spingere il Regno verso l’Ipo, ovviamente cercando di sfruttarne al massimo il potenziale a livello di contrattazione politica. Ed ecco entrare in scena la Libia e il possibile “sprone” saudita alle mire egemoniche e di conquista del generale Haftar. Se infatti la posizione ufficiale statunitense appare quella della condanna dell’offensiva, almeno stando alle parole del numero uno del Dipartimento di Stato, Mike Pompeo, il fatto che Washington abbia immediatamente evacuato il proprio personale militare e civile manda un segnale ambiguo. Quantomeno di non interventismo diretto. E se i maggiori esperti di commodities si sentono di escludere un impatto immediato in grande stile della rinnovata tensione libica sulle quotazioni del barile di greggio, viene fatto notare come l’avanzata su Tripoli sia strategica anche a livello petrolifero, non solo politico-militare.
Se anche i maggiori terminal ad oggi appaiono lontani dal teatro di scontro, la mente torna infatti allo scorso giugno, quando proprio la conquista di due centri nevralgici da parte delle truppe di Haftar comportarono la sospensione delle spedizioni di greggio per settimane, stante la decisione di trasferirne l’autoritร  sotto l’egida dell’entitร  libica dell’Est. L’export crollรฒ di 800 milioni di barili al giorno e il Paese perse quasi 1 miliardo di dollari, prima che i terminal contesi tornassero sotto il controllo della National Oil Corporation, la cui sede รจ proprio a Tripoli. E questa mappa
Fonte: Tekmor
Mostra nell’area adiacente alla capitale quale potrebbe essere la mira strategica di Haftar. Ovvero, la conquista del porto-terminal di Zawiya, il cui blocco o mal funzionamento potrebbero compromettere del tutto l’operativitร  del giacimento di Sharara con i suoi 300 mila barili al giorno. “Se Haftar prende il controllo di quel terminal, controllerร  virtualmente l’intera industria petrolifera nazionale”, sentenzia Salma El Wardany di Bloomberg. Basti ricordare, in tal senso, come prima dell’intervento Nato del 2011, la Libia di Muhammar Gheddafi producesse circa 1,6 milioni di barili al giorno, mentre i dati ufficiali del 2018 parlano di un output di circa 550mila barili quotidiani. In caso di escalation su ampia scala o di tensione prolungata, nessuno si sente quindi di escludere possibili contraccolpi piรน incisivi sul prezzo del greggio.
Un qualcosa che non dispiacerebbe affatto a Ryad, la quale in queste ore sta incassando anche un’altra vittoria diplomatica nell’area, in attesa dell’esito del voto israeliano: la messa fuorilegge dei Pasdaran iraniani da parte degli Usa. Di fatto, un atto che trasforma i Guardiani della rivoluzione khomeinista dislocati nei proxies piรน caldi dell’area, dall’Iraq alla Siria, in potenziali terroristi. Se poi le sanzioni statunitensi contro Teheran e il suo greggio vedranno cadere anche le ultime resistenze europee e la situazione venezuelana dovesse conoscere una drammatica accelerazione verso il caos, l’oro nero potrebbe tornare a giocare un ruolo di primo piano sul fronte delle commodities. E per le casse di Ryad. Innescando, di fatto, un enorme guerra per procura globale fra Cina e Russia da un lato e Stati Uniti dall’altro. Con Iran e Arabia Saudita a giocare il ruolo di pedine sul terreno nella scacchiera del Medio Oriente e la Libia che potrebbe accendere pericolosi fuochi incrociati, stante gli interessi europei per il suo greggio. Italiani e francesi in testa.
 

venerdรฌ 12 aprile 2019

DOPO 8 ANNI DI CAOS, GUERRE, MORTI E DISTRUZIONE, LA LIBIA POTREBBE RINASCERE A NUOVA VITA, TORNARE UNO STATO UNICO CON UN ORDINE BEN COSTITUITO SULLE BASI DELLA RIVOLUZIONE VERDE DI GHEDDAFI: LA JAMAHIRIYA..."ู…ู†ุงุดุฏุฉ ุฌู…ูŠุน ุงู„ู…ู‚ุงุชู„ูŠู† ุงู„ู…ูˆุงู„ูŠู† ู„ู„ู‚ุฐุงููŠ ูŠู†ุงุดุฏูˆู† ุฃุทูุงู„ ุงู„ุซูˆุฑุฉ ุงู„ุฎุถุฑุงุก ู…ู† ุฃุฌู„ ุงู„ุงุดุชุฑุงูƒูŠุฉ: ุงู„ูŠูˆู… ุฃู†ุช ุชุฏุนู… ุงู„ู‚ูˆุงุช ุงู„ู…ุณู„ุญุฉ ู„ู„ุฌู†ุฑุงู„ ุญูุชุฑ ู…ู† ุทุจุฑู‚ ุจุงุนุชุจุงุฑู‡ุง ุงู„ูˆุญูŠุฏุฉ ุงู„ู‚ุงุฏุฑุฉ ุนู„ู‰ ู„ู… ุดู…ู„ ุฃุณุฑุฉ ูƒู„ ุดุนุจ ู„ูŠุจูŠุง!ููŠ ุฐูƒุฑู‰ ุงู„ู‚ุฐุงููŠ ..." #Libya #Libia #Tripoli #Haftar #War #Gheddafi

Libia, dopo il caos potrebbe tornare il figlio di Gheddafi
 
SAIF AL ISLAM GHEDDAFI
TRIPOLI - (LIBIA) -  C'รจ un nome in Libia che, quando si tratta di passaggi importanti per il paese africano, non puรฒ non essere evocato. Un nome ed un cognome, per la precisione: Saif Al Islam Gheddafi. Mentre a Tripoli il fronte di guerra avanza ed in cittร  la popolazione appare sempre piรน condizionata dal conflitto, in tanti in tutta la Libia si chiedono dove sia in questo momento il figlio del rais. Secondogenito di Muhammar, erede designato o quasi del padre, piรน volte Saif viene indicato come colui che appare destinato a continuare a portare avanti il nome dei Gheddafi nel mondo politico libico. Non si vede in pubblico dal giorno della cattura nel sud della Libia nel 2011, condannato a morte e poi graziato, Saif negli ultimi mesi fa sentire la sua voce solo tramite emissari. Da quando รจ perรฒ iniziata la battaglia per la presa di Tripoli, il suo silenzio รจ diventato ancora piรน forte e, per questo, anche piรน rumoroso.  

“Saif aspetta il momento giusto” 

“Il figlio di Gheddafi sta da qualche parte della Libia a guardare, sta osservando quello che si puรฒ definire come il vero e proprio autoannientamento reciproco delle principali forze sul campo”: a parlare ai nostri microfoni รจ Michela Mercuri, docente ed autrice del libro “Incognita Libia”. Giร  all’indomani del vertice di Palermo la stessa docente parla della possibilitร  di Saif Gheddafi di tornare in campo: “Del resto – aggiunge Michela Mercuri – Giร  nei mesi scorsi in passato esprime piรน volte la volontร  di presentarsi alla conferenza nazionale che era prevista e Ghadames e che รจ saltata soltanto negli ultimi giorni per via di quanto sta accadendo a Tripoli”.
Quali potrebbero essere quindi le ambizioni del secondogenito del rais? Sono in tanti a chiederselo, anche se il suo nome proprio da quando Haftar avanza verso Tripoli viene raramente nominato. C’รจ chi interpreta il suo silenzio ed il relativo scarso interesse nei suoi confronti da parte dei media, come la prova del fatto che Saif non sarebbe, almeno per il momento, intenzionato a scendere nell’agone politico. Specialmente adesso poi che, di fatto, ogni tavolo diplomatico รจ saltato. Ma secondo Michela Mercuri il silenzio va interpretato in ben altro modo: “Lui in realtร  sta solo aspettando il momento giusto – afferma la docente – In questa fase di aspri scontri tra le parti e soprattutto tra Haftar ed i misuratini, dal suo nascondiglio osserva i rivali in lotta per entrare in campo nel momento piรน propizio”.
Del resto, sempre secondo Mercuri, non gli mancherebbero le argomentazioni per farlo: “Haftar in questa fase rischia di passare come guerrafondaio, Al Sarraj come un personaggio ricattabile dalle milizie misuratine, lui si ergerebbe come l’unico in grado di riunificare il paese”. In poche parole, Saif Gheddafi potrebbe trarre vantaggio dagli errori strategici dei suoi rivali: “Il suo รจ un silenzio che vuole esprimere terzietร  tra le parti in lotta – dichiara ancora Mercuri – In futuro vuole dire ai libici che solo lui puรฒ di nuovo far tornare unita la Libia”.

Gli ultimi messaggi del figlio del rais

Come detto, Saif Al Islam Gheddafi non compare in video da quando viene catturato nel novembre 2011. Pochi mesi prima รจ proprio lui alla tv di Stato, prima ancora del padre, a parlare al paese cercando di convincere la popolazione ad evitare la destabilizzazione del paese. Segno che, in effetti, รจ proprio Saif il probabile erede a cui Muammar pensa per lasciare il timone del paese. Poi mai un’apparizione in quasi otto anni: il secondogenito del rais รจ una sorta di oggetto del mistero. Di lui si dice che vivrebbe in una villetta di una localitร  non specificata, dilettandosi con la sua passione della pittura. Secondo molti รจ ancora in Libia, ma evita appositamente di farsi vedere in pubblico. 
Nei mesi scorsi, in vista della conferenza di Ghadames, fa sapere tramite i suoi rappresentanti ed emissari di essere favorevole al piano Onu e di voler essere presente alla stessa conferenza.
Nello scorso mese di dicembre, Saif fa recapitare un messaggio anche al presidente russo Vladimir Putin: in esso รจ contenuto l’auspicio dell’aiuto russo al suo paese ed il sostegno ai piani di riappacificazione. Poi di nuovo il silenzio piรน totale, che continua mentre invece a Tripoli riecheggiano i crudi rumori della battaglia.    
 
 
 
GUERRA A TRIPOLI (LIBIA)


martedรฌ 19 marzo 2019

DOMENICA 17 MARZO 2019 - ROMA - L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO UFFICIALIZZA NICOLA ZINGARETTI SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD, VICE-SEGRETERIA CON ANNA ASCANI E DEBORAH SERRACCHIANI, TESORIERE LUIGI ZANDA, PAOLO GENTILONI PRESIDENTE DEL PARTITO...

ASSEMBLEA NAZIONALE 17 MARZO 2019
PRIMO DISCORSO UFFICIALE DI
NICOLA ZINGARETTI DA SEGRETARIO PD
 
 


Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario: "Serve un nuovo partito, deve cambiare tutto". Gentiloni eletto presidente. Il livetweet

Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario: "Serve un nuovo partito, deve cambiare tutto". Gentiloni eletto presidente. Il livetweet
NICOLA ZINGARETTI ELETTO SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD CON IL 66% DEI VOTI
Al governatore del Lazio 1 milione e 35 mila voti, pari a 653 delegati in Assemblea. Zanda nominato tesoriere. Renzi, assente, manda auguri su Facebook. Eletta anche la direzione del partito. Come primo atto il leader dem porta una corona a Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza romana.
 
 
"Serve un nuovo Pd, deve cambiare tutto a cominciare dallo statuto per impedire la salvinizzazione del Paese". รˆ il grido di battaglia che il neosegretario Nicola Zingaretti lancia dal palco dell'Assemblea del Pd riunita all'hotel Ergife di Roma, dove รจ stato proclamato ufficialmente segretario dopo la vittoria alle primarie del 3 marzo scorso. Paolo Gentiloni รจ stato invece eletto presidente del partito con 86 astenuti e nessun contrario. Una candidatura, quella dell'ex premier, su cui c'รจ stata la convergenza anche dei renziani, come annunciato prima dell'inizio dei lavori da Maria Elena Boschi (che ha salutato calorosamente il neosegretario al suo arrivo e che รจ rientrata in direzione) e dall'area che fa capo a Guerini e Lotti. "L'obiettivo รจ quello di tornare a vincere", dice Gentiloni ringraziando i presenti per la sua nomina. E nomina vicepresidenti Anna Ascani e Deborah Serracchiani. Luigi Zanda รจ stato invece eletto tesoriere con 83 astenuti.
รˆ partita dunque oggi l'era zingarettiana del Pd, in un'Assemblea affollatissima, forse la piรน partecipata di sempre con oltre 2.000 persone tra delegati e ospiti, che rispecchia i valori in campo alle primarie con le truppe del neosegretario in netto vantaggio (con il 66 per cento) sull'ex maggioranza renziana. In camicia azzurra e cravatta blu, Zingaretti viene proclamato segretario da parte del presidente della Commissione Congresso, Gianni Dal Moro, dopo la prammatica lettura dei risultati definitivi delle primarie (votanti: 1.582.083. Martina ha ottenuto 345.318 voti pari al 22%, Zingaretti 1.035.955 pari al 66%, Giachetti 188.355 voti pari al 12%. I componenti dell'Assemblea sono cosรฌ suddivisi: 119 membri dalle liste collegate a Giachetti, 228 per l'area Martina, 653 delegati per Zingaretti). Poi il neosegretario fa un lungo intervento, circa un'ora e un quarto, in cui tocca tutti i punti principali del suo programma per un nuovo Pd.

L'intervento di Zingaretti

"Ricordiamo che oggi 17 marzo si festeggia l'Unitร  di Italia  - esordisce Zingaretti - un augurio al Paese che amiamo e per il quale lottiamo. Ora dobbiamo muoverci. Insieme, io mi auguro, dobbiamo metterci di nuovo in cammino".
"Non รจ in gioco solo il governo ma le fondamenta irrinunciabili della nostra comunitร  politica", continua il segretario dem. "Il Paese รจ bloccato e sta decadendo. Il pil รจ fermo - prosegue - nel prossimo autunno ci sarร  bisogno di una manovra di decine di miliardi di euro e sarร  drammatica".
"Su tutte le questioni piรน urgenti - osserva ancora- abbiamo un governo che pronuncia solo degli imbarazzanti 'ni' con un fraseologia tipica della prima Repubblica. L'Italia รจ un grande Paese che non si governa con i 'ni', non si governa con l'immobilismo".
"Dobbiamo rimettere al centro la persona umana -  continua Zingaretti -  come hanno fatto le ragazze e i ragazzi scesi in piazza per il clima. Serve piรน riformismo per affrontare il futuro. Dobbiamo rimettere al centro la giustizia sociale, perchรฉ la lotta alla povertร  รจ la condizione per stare meglio tutti". Altro obiettivo รจ "ricostruire una classe dirigente italiana. Mettiamoci alle spalle le contese sugli equilibri interni, avviamo una dialettica nuova tra le componenti. Non dobbiamo piรน neppure lambire una politica lontana dalla vita".

I quattro pilastri: infrastrutture green, Rete, scuola e welfare

Quattro sono i pilastri del nuovo Pd di Zingaretti: "In primo luogo le infrastrutture materiali: serve un grande piano per un'Italia piรน sicura ma anche piรน rispettosa dell'ambiente. Perchรฉ solo con una svolta green si puรฒ tornare a produrre ricchezza. La riconversione ecologica dell'economia รจ il futuro. L'Italia deve contribuire all'obiettivo di emissioni zero in Europa". Il secondo pilastro sono le infrastrutture immateriali, la Rete: "Serve un grande piano per rilanciare innovazione e sapere e superare il digital divide". Terzo รจ l'infrastruttura della conoscenza: "Investire sulla scuola e sull'istruzione pubblica come architrave di un'ampia operazione di crescita culturale". Quarto, infine, รจ il welfare e la sanitร : "Non crediamo nella monetizzazione del welfare, ci batteremo per la sanitร  pubblica promuovendo quota 10, ossia un incremento di 10 miliardi per aumentare i livelli di assistenza e assumere 100mila nuovi operatori nella sanitร  pubblica italiana. La vera prioritร  di questa epoca รจ il lavoro, in tutto il Paese ma soprattutto nel Mezzogiorno".

Cambiare tutto

Zingaretti poi spiega come dovrร  cambiare il Pd: "Dobbiamo cambiare tutto, penso a un nuovo statuto da scrivere insieme. Credo in un partito aperto e pluralista, aperto al civismo e al volontariato, basta con il correntismo esasperato che ha lasciato fuori troppe persone. A noi serve un Pd forte ma anche una rete di corpi intermedi. Dobbiamo costruire un campo democratico largo piรน allargato e inclusivo, senza settarismi. Potranno farne parte anche forze diverse, forze civiche ma anche di orientamento liberale, persino nobilmente conservatrici che sono ugualmente lontane da Salvini". Insiste sul movimento ambientalista di Greta Thunberg: "Spalanchiamo le porte del nostro partito a questa nuova generazione, ai ragazzi come Greta, non abbiamo paura di coinvolgerli".
Piรน attenzione anche alle donne: "Abbiamo bisogno di un protagonismo delle donne, giร  da domani e nelle prossime settimane avvierรฒ le procedure per ricostituire la Conferenza nazionale delle donne democratiche". E critica la conferenza sulla famiglia in programma a Verona, a cui parteciperร  anche Matteo Salvini, contro la quale il Pd organizzerร  una contromanifestazione il 30 marzo.
Quanto alle europee, Zingaretti conferma che la collocazione del Pd sarร  nel gruppo dei socialisti e democratici, "grazie alla scelta di Matteo Renzi, che ha sciolto (quando era segretario, ndr) il nodo della nostra collocazione".  E aggiunge: "Vi propongo la nostra prima iniziativa. Facciamo nostro e rilanciamo l'appello lanciato da Romano Prodi di fare del 21 marzo una giornata per la nuova Europa, esponendo la bandiera europea".
Nella replica finale il segretario dem ribadisce: "Da 10 anni parlo di un partito pluralista, dobbiamo riconoscere questo valore e questa ricchezza senza costruire tra di noi caricature delle posizioni degli altri. Diamo il buon esempio, anche sul web, perchรจ se no questo genera confusione. รˆ un invito che faccio a tutti, voltiamo pagina, gli avversari non sono tra di noi ma fuori di noi, raccontiamoci per la forza delle nostre idee".
Matteo Renzi, assente invece per motivi privati, manda un augurio al neosegretario su Facebook: "Oggi Nicola Zingaretti inizia il suo lavoro come Segretario Nazionale del Pd. Un abbraccio a lui e a tutta la squadra che lavorerร  con lui. L'Italia si aspetta dal Pd una risposta allo sfascio di Salvini e Di Maio, non piรน polemiche interne. Avanti tutta! Buon lavoro, Nicola".

I candidati delle altre mozioni

Forti le frecciate di Roberto Giachetti ai bersaniani che hanno lasciato il Pd. "Saremo una minoranza leale, non faremo guerra a questa dirigenza. Ma chiedo a Zingaretti di non cambiare lo Statuto nel punto del doppio incarico del segretario che รจ anche candidato premier".
"Questo รจ un partito, non una 'baracca' - sottolinea invece Maurizio Martina - Siamo pronti a dare una mano, saremo una minoranza, non un'opposizione. Vogliamo dare il senso del riformismo radicale che abbiamo messo nella nostra mozione". E aggiunge rivolto al segretario: "Non lascerei mai la battaglia del salario minimo a questa maggioranza di governo", ribadendo che "il mio avversario รจ questa destra, non รจ dentro questa sala. Il Pd se vuole essere grande deve essere plurale".

La direzione

A chiusura dell'Assemblea, รจ stata letta da Gentiloni anche la lista dei 120 componenti della direzione, approvata a stragrande maggioranza. Fra di essi Sesa Amici, Goffredo Bettini, Francesco Boccia, Carlo Calenda, Monica Cirinnร , Tommaso Nannicini, Cesare Damiano, Paola De Micheli, Marianna Madia, Marco Minniti, Antonio Misiani, Andrea Orlando, Roberta Pinotti, Barbara Pollastrini, Lia Quartapelle, Marina Sereni, Sandra Zampa, Matteo Richetti, Alessia Morani, Francesco Russo, Alessia Rotta, Dario Stefร no, Beppe Fioroni, Giuditta Pini, e la giร  citata Maria Elena Boschi. Tra i venti componenti scelti direttamente da Zingaretti si segnalano Marco Furfaro e Maria Pia Pizzolante (entrambi dell'associazione Futura di cui Laura Boldrini รจ presidente), Ermete Realacci, Arianna Furi, Patrizia Prestipino, l'economista e vice presidente dell'Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale.

La corona a Porta San Paolo

Dopo la chiusura dell'Assemblea, il primo atto di Zingaretti da segretario รจ stato quello di portare una corona commemorativa a Porta San Paolo, luogo simbolo dell'inizio della Resistenza romana.
Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario: "Serve un nuovo partito, deve cambiare tutto". Gentiloni eletto presidente. Il livetweet
Nicola Zingaretti a Porta San Paolo a Roma



venerdรฌ 15 marzo 2019

Il confronto tra Matteo Renzi e Marine Le Pen su France 2 (TV Francese) al talk-show francese "L'Emission politique" - la rivincita del PARTITO DEMOCRATICO รจ iniziata!!!

MATTEO RENZI CONTRO MARINE LE PEN
 
Renzi-Le Pen, l'acceso confronto sulla tv francese: "Io ho perso qualche volta, lei sempre!" - Acceso confronto verbale fra Matteo Renzi e Marine Le Pen in diretta al talk-show francese "L'Emission politique" della tv pubblica France 2. "Signora Le Pen, voi parlate a me di vittoria elettorale? - dice l'ex premier alla leader dell'estrema destra francese - Matteo Salvini ha avuto il 17% dei voti, noi del PARTITO DEMOCRATICO il 19%. Ma noi non abbiamo accettato l'alleanza con il M5S perchรฉ sono pericolosi per la democrazia italiana". Poi incalza ancora: "Siete la donna con piรน sconfitte in assoluto e voi parlate a me di vittoria elettorale? Ok, io ho perso qualche volta, ho cercato di cambiare il mio Paese, ma voi avete perso sempre, รจ incredibile".
 



 


mercoledรฌ 6 marzo 2019

Grandioso successo politico delle Primarie Pd, dati finali: oltre un milione e 800 mila votanti. Zingaretti il 66% dei consensi. Ed il Premier Conte telefona al neosegretario...

NICOLA ZINGARETTI
IL NUOVO SEGRETARIO DEL PD
 
Affluenza superiore alle aspettative soprattutto nei grandi centri urbani. Zingaretti vince. Martina al 22%, Giachetti al 12. Veltroni: "Primarie segnale di luce nel buio"
La partecipazione alle primarie del Pd di ieri รจ stata piรน larga del previsto. La commissione Congresso del Partito Democratico rende noti i risultati dopo lo scrutinio del 93% dei collegi scrutinati. La partecipazione dovrebbe attestarsi intorno a 1.600.000 votanti. Al momento Nicola Zingaretti si attesta tra il 66% e il 66,5% dei consensi ; Maurizio Martina tra il 22,5% e 23%; Roberto Giachetti fra il 12,5% e il 13%, con un margine di errore di piรน o meno lo 0,5%.

In serata il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, ha telefonato a Zingaretti per congratularsi per la vittoria.

Oggi Walter Veltroni, tra in fondatori del partito, ha definito le primarie "un segnale di luce" nel "buio" della perdita di speranza, pure escludendo per sรฉ ruoli attivi nel Pd.


Ragionando in termini di macroregioni รจ stato in particolare il Centro-Nord a premiare Zingaretti, sebbene non vi sia area in cui non abbia raggiunto e superato abbondantemente la soglia del 50%. Secondo i dati di YouTrend, infatti, Zingaretti si รจ affermato con il 68,15% al Nord, con il 66,53% nella "zona rossa" (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche) e con il 59,43% al Sud.


Gianni Dal Moro, presidente della commissione Congresso ha affermato che "l'affluenza รจ stata omogenea in tutto il territorio nazionale, senza sacche di difficoltร  e con un leggero picco al centro-sud, in particolare nel Lazio e in Campania". Osservando la mappa del voto regione per regione spicca anche un altro elemento, ossia l'aumento del voto nelle cittร , con Roma dove il gradimento per Zingaretti ha toccato quasi l'80%.

Ora, il voto dei gazebo sarร  ratificato dall'Assemblea nazionale, che si terrร  domenica 17 marzo.
 

Roma e Lazio

รˆ stata di circa 190 mila persone l'affluenza a Roma e nel Lazio, in crescita rispetto alla scorsa tornata. E per Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, i risultati sono stati superiori a quelli della media nazionale, con quasi l'80% dei consensi. Insomma un vero successo. L'affluenza delle primarie รจ cosรฌ suddivisa: circa 92 mila votanti a Roma, 43 mila nella sua provincia, 15 mila a Viterbo, 20 mila a Frosinone, 12 mila a Latina, 5 mila a Rieti. Alle precedenti primarie nel Lazio votarono circa 177 mila persone, di cui 77 mila a Roma cittร  e 41 mila nella sua provincia.

Torino e Piemonte

Superata quota 81.793 votanti nella regione, Zingaretti ha vinto in tutti e 317 seggi con il 66.7% delle preferenze, (Martina il 19%, Giachetti il 14,28%). A Torino cittร  il numero รจ cresciuto a 22.780, ossia poco in piรน rispetto al 2017. In tutta la provincia di Torino i votanti sono stati 50.091.

 Firenze e Toscana

L'affluenza in Toscana ha registrato circa 160mila votanti. Nicola Zingaretti รจ andato oltre il 60% dei consensi e per la classe dirigente renziana รจ un terremoto. Il governatore del Lazio sfiora il 62 per cento quasi dovunque, anche a Firenze cittร  e la sua affermazione cambia la geografia del Pd locale a trazione renziana.

Marche

Nelle Marche sono stati 38.813 i votanti alle primarie del Pd, un numero leggermente inferiore al 2017 (quando furono 47.106). Nei 264 seggi allestiti (un migliaio i volontari) Zingaretti ha prevalso con il 66,12% di voti.

Veneto

Nella regione governata dalla Lega i votanti sono stati 86.900, in leggero aumento rispetto all'ultima tornata, in cui avevano votato 86.756 persone.

Sardegna

Nicola Zingaretti vince a mani basse, con circa il 70% anche in Sardegna, dove l'affluenza รจ stata attorno ai 48 mila votanti, superiore ai 47.210 delle precedenti consultazioni del 2017 per la segreteria nazionale del partito.
 

Palermo e Sicilia

La Sicilia non si discosta dal dato nazionale e regala un largo successo a Nicola Zingaretti nelle primarie del Pd. Il dato piรน significativo quello di Palermo. Il governatore del Lazio va oltre il 67 per cento, contro il 23 della mozione Martina e il 9,5 di Giachetti. In tutto i votanti sono stati circa 15.500.  Zingaretti ha sfondato in cittร  (74 per cento) e ha raggiunto il 60 per cento nei Comuni dell'hinterland palermitano. Singolare il caso di Ragusa dove Zingaretti ha vinto con il 70% e dove, guarda caso, vengono girate le scene della serie "Il commissario Montalbano" con protagonista il fratello Luca.
 

Bologna ed Emilia Romagna

Nicola Zingaretti trionfa alle primarie Pd. E Bologna ha fatto la sua parte: in cittร  e provincia hanno votato quasi 50mila persone e il 71,22% ha scelto il candidato favorito. In totale ben 141.101 cittadini dell'Emilia Romagna hanno partecipato al voto. Rispetto al 2017 (215.958) c'รจ un calo, ma non il temuto crollo in una delle regioni tradizionalmente piรน importanti del Pd.

Milano e Lombardia

Nella cittร  metropolitana di Milano le primarie del Pd sono state vinte da Zingaretti con il 68,2% dei voti, seguito da Maurizio Martina col 19,3 e da Roberto Giachetti con il 12,5. Non รจ perรฒ questo il risultato piรน eclatante, ma quello della partecipazione: nei 351 seggi allestiti hanno infatti votato 96.874 persone, cioรจ il 9,5% in piรน del 2017.
 
Genova e la Liguria
 
Oltre ventitremila i votanti solo nel genovese, superiori a quelli per le primarie 2017. Il governatore della Liguria Toti si complimenta: "Le #primariePd sono state un bello spettacolo di #democrazia. Complimenti a chi ha votato e ai candidati. E auguri di buon lavoro al nuovo segretario Nicola #Zingaretti".

Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia hanno partecipato 24.691 elettori. La distribuzione territoriale per ambiti provinciali vede a Gorizia 3.191 elettori a Pordenone 5747 a Udine 10894 e a Trieste 4.859. Zingaretti ottiene 17.554 voti, pari al 71,40%, Martina 4.519, pari al 18,38%, e Giachetti 2.510, pari al 10,21%.

Napoli e Campania

Piรน di 50mila votanti nel capoluogo, per un totale di oltre 80mila voti nell'intera regione.

 Bari e Puglia

Oltre 80mila votanti in Puglia, dove i risultati sono definitivi, dunque ampiamente superata la quota di 50mila votanti che era stata giudicata soddisfacente alla vigilia delle votazioni. Zingaretti vince con il 65% e fa il pieno di voti in tutte e sei le province pugliesi, con un picco del 78,07% in quella di Lecce.

Umbria e Basilicata

Rispetto al 2017 l’affluenza cala in entrambe le regioni per le quali giร  ci sono dati definitivi: in Umbria si passa dai poco piรน di 40 mila voti del 2017 a circa 30.700 votanti oggi. Mentre in Basilicata si assiste a un vero e proprio crollo: da 41.700 votanti di due anni fa ai 15.600 di oggi.

Reggio Calabria

Anche nella cittร  di Reggio Calabria, dove hanno votato in tutto 6930 persone, Zingaretti รจ risultato il candidato piรน votato. Il governatore del Lazio ha ottenuto il 54,5% dei consensi (3780 voti), al secondo posto รจ arrivato Martina con il 32.7% (2.263 Voti), al terzo posto il duo 'Giachetti-Ascani' con il 12,8% (887 voti).

Valle d'Aosta

Sono stati 1.500 i votanti  in Valle d'Aosta. A Nicola Zingaretti sono andati 927 voti, pari al 62,17% dei consensi, Maurizio Martina ha ottenuto 347 voti, il 23,27% e Roberto Giachetti 217, il 14,55%.

Estero

Anche gli elettori del Pd all'estero danno fiducia a Zingaretti. Quando mancano solo i dati del Nord America, appare chiara infatti la vittoria del governatore del Lazio anche fuori i confini nazionali, con il 58,4% di preferenze. A seguire Martina, che incassa circa il 33% di preferenze e Giachetti, con l'8,5%.Guardando alle varie circoscrizioni, in Europa 1 Zingaretti prende il 53,4% contro il 36,4% di Martina e il 10,2% di Giachetti; in Europa 2 Zingaretti si impone ancora piรน nettamente con il 64,6%, Martina si ferma al 24,8% e Giachetti al 10,6%. In America Centrale invece Martina si impone nettamente con il 90%, davanti a Zingaretti con il 6,3%. In America del Sud Zingaretti prende il 55,8% davanti a Martina con il 42,3% e a Giachetti con l'1,9%. Nella circoscrizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, invece, Zingaretti prende il 77,1% e e Martina il 22,9%. 
 

ITALIA-CINA

ITALIA-CINA
PER L'ALLEANZA, LA COOPERAZIONE, L'AMICIZIA E LA COLLABORAZIONE TRA' LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE!!!