Roma - Al Comune di Roma si va al ballottaggio. Corrono Gianni Alemanno (PdL) e Francesco Rutelli (PD). Ed io vi confesso il massimo disinteresse per l’esito. Anche perché da tempo vado scrivendo che "il PdL e il PD sono le due facce della stessa falsa moneta. E, se si fingono alternativi gli uni agli altri, è solo per coglioneggiare il popolo bue".
Ovviamente ci sono gli "interessi di bottega". E, in fatto di bottega, gli ebrei romani hanno molteplici interessi. E non mancano di farli valere. Ricorrendo perfino alla solita speculazione dei lutti subiti nella 2a Guerra Mondiale. Ma su questo, su questo eterno ricorso alla speculazione dei morti per dare da campare ai vivi, scriverò più sotto. Qui mi preme fare valere la bagarre sollevatasi, nella comunità ebraica romana, all’ipotesi di un "apparentamento" tra Alemanno (PdL) e Storace (Destra). Con gli ebrei Riccardo Pacifici (1) e Fiamma Nierenstein (2) a sostenere tesi antitetiche. E questo suscita qualche perplessità: forse che i due non sono soliti vedersi e frequentarsi in sinagoga? Sono portatori di diversi interessi, titolari di contrapposte "botteghe"? Mah!
Suscita, in ogni caso meraviglia, meraviglia e sconcerto, che gli ebrei romani facciano tutte queste differenze tra Alemanno e Storace. Come se i due, politicamente parlando, non avessero vissuto una vita assieme da "gemelli siamesi". Certo: si può discutere se Alemanno e Storace sono "fascisti", "postfascisti", "afascisti" oppure "antifascisti". Io penso che siano dei "marinai furbastri" che alzano le vele a seconda di come spira il vento. Ma darsi a sostenere che, tra i due, ci siano delle differenze culturali e politiche è una operazione di bassa impostura. E bisogna essere degli squallidi imbroglioni per trovarci delle differenze tali per cui Alemanno può entrare nel giardino di Jahvé, mentre Storace ne verrebbe escluso.
***
Sia chiaro, è la solita ipocrita e laida impostura. Perché il "FASCISMO" può piacere oppure non piacere. Ma addebitare al Fascismo e ai Fascisti il "genocidio" è operazione di "bassa cucina politica". Basti dire che il primo rastrellamento di Ebrei avvenne a Roma il 16 ottobre 1943. Il "Regime Fascista" crollò il 25 luglio 1943, con la votazione del Gran Consiglio e l’arresto di Mussolini. Lo "Stato italiano" collassò l’8 settembre 1943, con la fuga del Re e del Governo Badoglio. Fino al 16 ottobre 1943, vigenti il Regime Fascista e lo Stato italiano, neppure un Ebreo fu consegnato ai Tedeschi. Sia in Italia sia nei territori sotto potestà militare italiana.
E, se le cose stanno così (e stanno così) di quali "responsabilità fasciste nel genocidio" vanno cianciando questi impostori? Ammesso che il "genocidio" sia un fatto vero e reale. E non sia la solita sordida impostura. Perché, in nome del genocidio, gli Ebrei hanno succhiato montagne di soldi ai Tedeschi e agli Europei.
Io penso che sia venuto il momento che la smettano con le loro lagne. Anche perché io sono nato nel 1938. E non ho responsabilità alcuna né "nelle leggi razziali" né in quel "genocidio", sia esso storia o volgarissima leggenda. E rivendico il diritto di essere "fascista" oppure "antifascista" così come mi comanda il cazzo. Senza ebrei che mi piangano addosso. Se proprio vogliono piangere, vadano nei cimiteri. Ma la smettano di ammorbare la vita politica italiana coi loro piagnistei. Nella 2a Guerra Mondiale sono morti 66 milioni di uomini. E non tutti erano ebrei. O no????
Ovviamente ci sono gli "interessi di bottega". E, in fatto di bottega, gli ebrei romani hanno molteplici interessi. E non mancano di farli valere. Ricorrendo perfino alla solita speculazione dei lutti subiti nella 2a Guerra Mondiale. Ma su questo, su questo eterno ricorso alla speculazione dei morti per dare da campare ai vivi, scriverò più sotto. Qui mi preme fare valere la bagarre sollevatasi, nella comunità ebraica romana, all’ipotesi di un "apparentamento" tra Alemanno (PdL) e Storace (Destra). Con gli ebrei Riccardo Pacifici (1) e Fiamma Nierenstein (2) a sostenere tesi antitetiche. E questo suscita qualche perplessità: forse che i due non sono soliti vedersi e frequentarsi in sinagoga? Sono portatori di diversi interessi, titolari di contrapposte "botteghe"? Mah!
Suscita, in ogni caso meraviglia, meraviglia e sconcerto, che gli ebrei romani facciano tutte queste differenze tra Alemanno e Storace. Come se i due, politicamente parlando, non avessero vissuto una vita assieme da "gemelli siamesi". Certo: si può discutere se Alemanno e Storace sono "fascisti", "postfascisti", "afascisti" oppure "antifascisti". Io penso che siano dei "marinai furbastri" che alzano le vele a seconda di come spira il vento. Ma darsi a sostenere che, tra i due, ci siano delle differenze culturali e politiche è una operazione di bassa impostura. E bisogna essere degli squallidi imbroglioni per trovarci delle differenze tali per cui Alemanno può entrare nel giardino di Jahvé, mentre Storace ne verrebbe escluso.
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Sia chiaro, è la solita ipocrita e laida impostura. Perché il "FASCISMO" può piacere oppure non piacere. Ma addebitare al Fascismo e ai Fascisti il "genocidio" è operazione di "bassa cucina politica". Basti dire che il primo rastrellamento di Ebrei avvenne a Roma il 16 ottobre 1943. Il "Regime Fascista" crollò il 25 luglio 1943, con la votazione del Gran Consiglio e l’arresto di Mussolini. Lo "Stato italiano" collassò l’8 settembre 1943, con la fuga del Re e del Governo Badoglio. Fino al 16 ottobre 1943, vigenti il Regime Fascista e lo Stato italiano, neppure un Ebreo fu consegnato ai Tedeschi. Sia in Italia sia nei territori sotto potestà militare italiana.
E, se le cose stanno così (e stanno così) di quali "responsabilità fasciste nel genocidio" vanno cianciando questi impostori? Ammesso che il "genocidio" sia un fatto vero e reale. E non sia la solita sordida impostura. Perché, in nome del genocidio, gli Ebrei hanno succhiato montagne di soldi ai Tedeschi e agli Europei.
Io penso che sia venuto il momento che la smettano con le loro lagne. Anche perché io sono nato nel 1938. E non ho responsabilità alcuna né "nelle leggi razziali" né in quel "genocidio", sia esso storia o volgarissima leggenda. E rivendico il diritto di essere "fascista" oppure "antifascista" così come mi comanda il cazzo. Senza ebrei che mi piangano addosso. Se proprio vogliono piangere, vadano nei cimiteri. Ma la smettano di ammorbare la vita politica italiana coi loro piagnistei. Nella 2a Guerra Mondiale sono morti 66 milioni di uomini. E non tutti erano ebrei. O no????
Antonino Amato
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