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venerdì 25 aprile 2008

Boris Eltsin...in breve chi era l'uomo forte della nuova Democrazia Russa che ha distrutto l'Unione Sovietica del PCUS!

Lo statista russo Boris Eltsin nasce il giorno 1 febbraio 1931 in un umile paesino delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, dal nome sghembo ed irregolare di Bukta. Le sue doti intellettuali e la brillante capacità nelle materie scientifiche gli permettono di iscriversi al Politecnico degli Urali; gli studi intrapresi gli permetteranno in seguito di dedicarsi alla carriera nell'ambito dell'ingegneria delle costruzioni, anche se ben presto la passione politica prende in lui il sopravvento. Aderisce al Partito Comunista dell'Unione Sovietica nel 1961 e, grazie alla sua dialettica e al carisma trascinatore, diviene ben presto segretario per il partito della regione di Sverdlovsk. Sono ormai gli anni '70 e mentre tutto il mondo conosce processi contraddittori ma anche esaltanti, molti dei quali all'insegna dell'ideologia comunista, la Russia versa in una condizione drammatica di miseria e povertà, incapace di risollevarsi economicamente a causa della politica asfittica dei suoi dirigenti. L'immagine pubblica di Boris Eltsin in questo periodo appare un pò appannata ma, quello che sarà il principale avversario del riformatore Gorbaciov, viene introdotto nel Comitato Centrale proprio da quest'ultimo (per essere poi affiancato al nuovo segretario dell'economia Ryzhkov). Eltsin però scalpita e male si adatta a quel ruolo, seppur prestigioso. Nel 1985 lo troviamo promosso a capo della sezione moscovita del partito. Oratore dalla vena raffinata, portato a smussare gli angoli nella polemica verbale, così come nel concepire l'opera riformista, Boris Eltsin è però altrettanto testardamente deciso a combattere i meccanismi corrotti generati dalla politica moscovita, un immenso "organismo" burocratico che funziona praticamente a mazzette. Quando riesce a farsi eleggere al Politburo persegue lo stesso obiettivo con audace convinzione, ponendosi decisamente controcorrente rispetto all'"andazzo" dominante. Il momento veramente critico si manifesta nel 1987 quando ad una riunione plenaria del Comitato Centrale si scaglia contro i dirigenti del partito conservatore, accusandoli di remare contro l'importante riforma economica operata da Gorbaciov (la cosiddetta Perestroika); a causa di questo intervento infuocato, viene declassato all'umile grado di amministratore delle Poste. Il suo nome torna però alla ribalta nel 1989 quando viene eletto nel nuovo Congresso dei deputati dell'Unione Sovietica e, nel giugno del 1991, addirittura presidente della Federazione Russa. L'innovazione e le riforme introdotte da Mikhail Gorbaciov disturbavano assai i detentori del potere sovietico, tanto che questi ultimi giungono all'estrema conseguenza di ordire un colpo di stato ai suoi danni. Eltsin però riesce a dissuadere i conservatori dal gesto sconsiderato, con la conseguenza diretta che la sua influenza politica cresce enormemente. Tuttavia la crisi russa si amplifica ulteriormente per via dell'unità ormai incrinata che tiene in piedi il paese e che da lì a poco si sarebbe risolta in una frattura interna, e che porterà alla costituzione di numerosi stati satellite. Malgrado ciò l'azione riformatrice di Eltsin non conosce sosta, seppur continuamente ed apertamente osteggiata, come detto, dagli esponenti conservatori della gerarchia sovietica. Indìce quindi un referendum per tastare l'opinione pubblica circa i suoi progetti, proponendo nell'occasione una nuova costituzione per la Russia. Negli ultimi anni della sua presidenza la popolarità e il consenso subiscono un grave colpo per via della persistente crisi economica da cui la Russia sembra proprio non potersi sollevare, e per le decisioni prese in relazione alla Cecenia, che porteranno alla guerra e al duro contrasto con gli indipendentisti di quella terra. Nell'agosto del 1999, iniziata la seconda guerra in Cecenia, Eltsin nomina premier e suo "erede" Vladimir Putin. Alla fine dell'anno si dimetterà passando il potere a Putin. Negli anni non si sono potuti tacere i gravi problemi di salute che hanno sempre afflitto Eltsin (alcuni malignamente attribuiti all'abuso di alcool), e che hanno costituito di fatto il suo maggior problema durante il governo del 1997. Boris Eltsin è morto all'età di 76 anni il giorno 23 aprile 2007, a causa di complicazioni cardiache.


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ITALIA-CINA

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