6 Febbraio 2009
Notte di domande a "La Quiete"
Quella tosse squassa le prime coscienze...
Mettiamoci nei suoi panni: un viaggio allucinato
e allucinante. Di notte, su unambulanza, lui e lei
da soli, costretti dallo spazio angusto a una vicinanza
che non era mai avvenuta prima, per ore uno in compagnia
dellaltro, muti in due silenzi diversi. Vicini, terribilmente
vicini. Si sono incontrati così, Eluana e il dottor Amato
De Monte, e lui ne è uscito «devastato»: per laspetto
di Eluana si è detto e ha fatto intuire lui stesso,
ma senza spiegarsi mai troppo, lasciando vaghi i contorni
della sua «devastazione» o forse per qualcosaltro
che in quel viaggio gli ha ingombrato lanima come
un fastidio sottile e insistente, che lui ha voluto scacciare
ma ogni tanto ancora gli torna? Va, lambulanza, incrocia
gocce di acqua e neve e i fari di altre vite viaggianti nella notte,
ignare di quel carico di vita trasportato a morire, mentre Eluana
dorme, perché questo fa di notte, da molti anni. Avrà vegliato,
invece, il dottor De Monte, e quante volte avrà guardato quel
sonno forse un po agitato dalla mancanza di un letto, sempre
lo stesso da quindici anni, del tepore di una stanza, dei rumori
e degli odori sempre uguali e rassicuranti, della carezza frequente
di una suora? Poi è arrivata lalba e un cancello si è inghiottito Eluana,
nessuno lha più vista se non i volontari e il medico, ancora lui,
taciturno con i giornalisti, scuro in volto, sempre frettoloso,
anche la sera quando si allontana pedalando sulla bicicletta
per le strade di Udine.
«Eluana è morta diciassette anni fa», aveva detto in quellalba
di martedì scorso, lasciando con sollievo lambulanza e quella
strana compagna di viaggio che laveva devastato, lui, medico
anestesista e rianimatore che chissà quante ne deve aver viste
in vita sua... Ma dopo una notte ne segue sempre unaltra,
e un altro confronto con Eluana, che morta non è e quindi
si agita... Passa la prima notte, la seconda andrà meglio
si dice il medico ma così non è, perché Eluana non
pare più la stessa, poche ore fuori casa e qualcosa è già
cambiato. Tossisce, Eluana. Tossisce?
Sì, tossisce, e di una tosse che squassa i suoi (forti) polmoni
ma forse di più ludito e le coscienze di chi lascolta e non sa
che fare. Tossisce, si scuote, quasi si strozza e intanto, proprio
come farebbe ciascuno di noi, tende e tirarsi su, cerca aria,
solleva le spalle ma non riesce. Dove sono quelle mani che
a Lecco sapevano sempre cosa fare? Perché non accorre
chi immediatamente compiva quel piccolo gesto che dava
sollievo? Eluana tossisce sempre più, una tosse che accenna
ad essere ribellione di un corpo, che è richiesta, che è grido.
Una tosse che, beffarda, sembra fare il verso a chi dice 'Eluana
è morta diciassette anni fa': no, un morto non si agita nel letto
sconosciuto. Gli infermieri-volontari provano di tutto,
ma appartengono alléquipe di De Monte, conoscono
a memoria il protocollo per farla morire, che ne sanno
ora dei piccoli gesti che sono propri di una vita, di quella
vita? Come si gestisce una «morta» che fa i capricci
e nel solo modo che conosce pesta i piedi? Dovevano
essere devastati anche loro, laltra notte, se alla fine
si decidono a fare il fatidico numero di Lecco e con nuova
umiltà chiedono al medico curante di Eluana: come facevate
a farla stare bene?
Il dottore deve aver provato a spiegare come mai
in quindici anni non era stato necessario aspirare
il catarro (lincubo dei disabili come lei), avrà indicato
al collega le mosse da fare, ma il resto non poteva
spiegarlo: accarezzatela, osservate il suo respiro
e ascoltate il battito del suo cuore si erano tanto
raccomandati da Lecco quella notte lasciandola partire
per Udine , sono i tre elementi che vi porteranno
ad amarla... Ma questo nel protocollo non sta scritto
e nessuno lo può insegnare. Questo raccontano
tra i sussurri dalla «Quiete», la casa di riposo in cui
la notte è passata agitata un po per tutti. Inutile invece
chiedere conferme alla clinica di Lecco: medici e suore
hanno giurato silenzio e quella è gente che ha una
sola parola. Tacciono e pregano. Ma a Udine avevano
giurato sul protocollo di morte, mentre quella tosse
di vita «devasta» già le prime coscienze.
Lucia Bellaspiga
Fonte: http://www.youtube.com/user/gioiafelice
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martedì 10 febbraio 2009
Eluana Englaro: Il no del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, la tosse di Eluana e una segnalazione molto
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